UNIVERSITA', IMPRESE E ISTITUZIONI

Thinking promuove candidati provenienti dai contesti accademici, istituzionali, imprenditoriali e produttivi, sia nel pubblico che nel privato, affinchè l’Ordine possa essere un autorevole interprete delle interrelazioni tra questi sistemi e i propri iscritti.

L’Ingegnere è per antonomasia il tecnico con il più ampio spettro di competenze ed attività rispetto ad altre professionalità. Queste competenze si “abilitano” nell’ambito del mondo accademico, si “sviluppano” all’interno del sistema produttivo, e si “alimentano” attraverso le sinergie con il complesso istituzionale.

L’Ordine degli Ingegneri, nella sua missione di ente deputato alla tutela della professionalità in tutte le modalità in cui questa si manifesta, deve rappresentare l’anello di congiunzione tra questi contesti, e come tale deve farsi promotore di una azione capillare e sistematica di connessione tra il mondo accademico, il sistema produttivo e il complesso istituzionale. Nella cura dei rapporti tra questi mondi sta il valore che può essere generato dall’azione dell’Ordine, ossia quello di tenere “orientate le antenne” di ciascun mondo verso quello degli altri, e favorirne la “trasduzione” dei contenuti.

L’Ordine in tal senso deve farsi innanzitutto interprete dell’interdipendenza che deve esistere tra la “teoria” e la “prassi”, ossia della complessa relazione tra i metodi, le tecnologie abilitanti e le conoscenze che si apprendono durante il percorso accademico, e le competenze e profili professionali oggi richiesti dalla rapida evoluzione del mercato del lavoro. Occorre urgentemente andare oltre l’attuale paradigma, secondo il quale i progetti sviluppati nel mondo accademico rappresentano simulazioni superficiali e mancanti del coinvolgimento delle competenze interdisciplinari necessarie per affrontare progetti complessi, così come lato sistema produttivo manca la ricerca delle soluzioni che potrebbero portare un valore aggiunto al proprio business. La compartimentazione tra i due mondi rallenta lo sviluppo della Società della Conoscenza in cui viviamo, che fonda la propria crescita e competitività sul sapere, la ricerca e l’innovazione.

La conoscenza e il bisogno di sapere, connaturato con la natura umana e in particolare con gli studi di Ingegneria, cresce sia grazie a raffinate astrazioni che allo sviluppo di competenze specialistiche, e in questa soglia l’Ordine deve assumere il ruolo di interprete sia della teoria che della prassi, avendo al proprio interno le capacità per reinterpretare e rimodellare i contenuti provenienti dai due mondi e metterli a sistema, trasferendo con concretezza da un mondo all’altro le intuizioni prodotte in differenti campi disciplinari.

L’Ordine degli Ingegneri, nella propria fisionomia di piattaforma, potrà favorire questa interdipendenza, allargano l’accesso al portale alle imprese/aziende/studi professionali interessati ad inserire la propria domanda di figure professionali, e promuovendo conseguentemente formazione sulla base delle richieste pervenute. Tale percorso potrà essere funzionale sia al mondo dell’Università, offrendo ai giovani studenti di ingegneria uno spaccato di vita pratica nel mondo dell’ingegneria così da avvicinarli sempre di più al mondo del lavoro, sia al mondo imprenditoriale, con l’attivazione di specifici corsi, con programmi didattici e durata concordati con i richiedenti, e prova finale attestata dall’Ordine, funzionale alla formazione di un elenco di iscritti interessati e idonei che potrà essere messa a disposizione dei richiedenti.

Analogo livello di attenzione dovrà essere garantito nei rapporti con le Istituzioni, promuovendo una piattaforma permanente tra il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, le Istituzioni coinvolte nelle attività della nostra professione sia al livello locale che al livello centrale, e il nostro Ordine degli Ingegneri, che opererà attraverso l’istituzione al proprio interno di nuovi Dipartimenti, istituzioni completamente nuove, utili alla connessione immediata tra imprese, territorio, Enti pubblici e privati, Associazioni, società Onlus e i colleghi ingegneri. I Dipartimenti che avranno la forza di rappresentanza di ogni istanza data dai 23.000 iscritti e non dal singolo collega: un esempio per tutti, il “Dipartimento rapporti con Confindustria” avrà modo di mettere in contatto diretto le realtà produttive della Provincia e non solo, con i colleghi, al fine di condividere eventi di presentazione, eventi formativi, incontri face to face per consulenze o introduzione al lavoro; stessa funzione di stretta interfaccia avranno gli altri dipartimenti: “Rapporti con l`OICE”, “Rapporti con il CSLLPP”, “Rapporti con Parlamento, Municipalità`, Regione e Provincia”, Rapporti con le ONLUS”, “Rapporti con l’Università e la Ricerca”, etc.

In tal modo si ritiene di poter (ri)pensare l’Ordine come un Ente con strumenti molto più efficaci di quelli attualmente a disposizione per tutelare gli interessi di tutti gli iscritti. Alcuni esempi: 

  • Partite IVA”: riteniamo sia doveroso da parte nostra sensibilizzare tutte le forze politiche nel prestare attenzione a questo segmento, le quali contribuiscono a gestire buona parte delle attività del nostro Paese, operando praticamente in tutti i settori economici trainanti. È’ inoltre necessario intervenire con una proposta di legge che consenta a chi partecipa alle gare pubbliche di assumere ingegneri attraverso le procedure che saranno proposte dal nostro Consiglio, contribuendo a ricreare nel mondo professionale quel clima di fiducia per gli anni a venire.
  • Attività da riconvertire: quando un ramo di attività risente della crisi economica o dei diversi orientamenti del mercato, può trovare nell’Ordine un importante partner per una “riconversione” dei propri dipendenti o collaboratori Ingegneri, la Fondazione dell’Ordine sarà lo strumento per elaborare una serie di programmi di formazione che accompagnino i nostri colleghi verso le richieste del mercato mediante programmi studiati ad hoc da professionisti del settore, che costituiranno un apposito gruppo di studio con la collaborazione dell’Università e degli Enti interessati.